Esercizi spirituali dei collaboratori familiari della lombardia
Santuario di Caravaggio – 11 al 14 marzo 2019
Le associazioni diocesane lombarde hanno celebrato i loro Esercizi spirituali annuali al santuario di Caravaggio.
Erano presenti alcuni soci provenienti dalle Diocesi di Mantova, Pavia, Bergamo, Cremona e il gruppo più numeroso dalla Diocesi di Milano. L’Associazione milanese si è fatta carico dell’organizzazione, senz’altro impegnativa, ma riconosciuta da tutti i partecipanti predisponendo i sussidi liturgici.
Il primo giorno c’era ad accoglierci la Coordinatrice regionale Eliana Marcora, che ha anche organizzato prima dell’inizio degli Esercizi il Consiglio regionale. L’intero corso di esercizi è stato guidato da don Irvano Maglia, già nostro assistente nazionale, ora parroco a Cremona, il quale ha messo tutto il suo impegno e la sua passione nella proposta delle meditazioni. Ci hanno inoltre fatto visita e hanno partecipato a vari momenti di preghiera gli assistenti diocesani don Giuseppe Alloisio di Milano, don Giampietro Maggi di Pavia, don Michele Carraro di Bergamo e l’assistente regionale don Emilio Carrera. L’intero corso di esercizi è stato guidato da don Irvano Maglia (già nostro assistente nazionale, ora parroco a Cremona) il quale ha messo tutto il suo impegno e la sua passione nella proposta delle meditazioni.
Il tema scelto per gli Esercizi è stato una rivisitazione dell’impegno del Collaboratore familiare alla luce delle parabole del Vangelo, con l’impegno di tradurlo nella nostra vita. Le meditazioni sono state molto ampie e ricche di spunti per condurci alla consapevolezza che il nostro servizio, anche se umile e ordinario può essere definito “ministero di partecipazione” con la vocazione a partecipare al ministero ordinato del prete, che opera per il bene della comunità. Il nostro è un ministero nascosto nel ministero più grande del prete.
Qualche richiamo particolare ai tantissimi stimoli ricevuti:
la parabola della zizzania ci insegna che Dio smaschera il male e continua a chiamarlo zizzania, ma ci dà il tempo per cambiare e attende la nostra conversione. Il rapporto tra bene e male continua, e a noi sembra che prevalga il male e ci figuriamo una Chiesa oggi perdente per calo del numero dei praticanti, per invecchiamento dei fedeli e, peggio, per una cultura che non è più di tutti.
Noi familiari riceviamo un aiuto notevole attraverso il confronto fraterno dentro l’associazione. La partecipazione agli incontri nelle singole Diocesi infatti diventa una necessità, un bisogno per confrontarci su problemi e difficoltà che sono anche di tutti gli altri soci. Così si cresce arricchendoci a vicenda e ci si rasserena.
Gli esercizi spirituali si sono conclusi con una appassionata riflessione sulla figura di Maria, richiamo prezioso nel santuario più caro ai lombardi: Santa Maria del fonte in Caravaggio.
La saggezza di Maria si manifesta nel saper attendere e meditare. Ella si fa discepola, rinunciando alla propria autonomia per mettersi a disposizione di Dio seguendo il suo progetto che si realizza nel Figlio. Così la missione di Maria si rivela nel vivere in sintonia con Gesù, compromettendosi per un progetto più alto che è la volontà di Dio. Anche noi Familiari intuiamo che dobbiamo appassionarci alla nostra vocazione con testa e cuore, consapevoli però che è Dio ad agire in noi.
Un grazie a tutti quelli che in vario modo ci hanno accompagnati e un grazie vicendevole per essere riusciti a vivere un momento significativo di fratellanza sincera in preghiera e amicizia.
Cesare Fontana Presidente Diocesi di Cremona