La Misericordia, Dono d’Amore di Dio
Nei primi giorni di ottobre, presso il Centro di Spiritualità “S. Francesco” di Caltanissetta, luogo tranquillo che invita al silenzio e all’incontro con Dio, i Familiari del Clero della Regione Sicilia, insieme all’assistente regionale e agli assistenti diocesani si sono riuniti per una tre giorni di spiritualità, conclusasi poi con il Consiglio regionale, ove vi è stato un momento di riflessione, di confronto e di programmazione per il nuovo anno associativo.
L’amorosa accoglienza delle Suore Francescane del Signore che, con la loro disponibilità e delicatezza, ci hanno fatto sentire come in famiglia e, l’armonia che subito si è creata fra di noi, hanno contribuito a vivere questi
giorni in un clima di piena e fraterna comunione. “La misericordia: volto di Dio e chiave della vita cristiana”,è stato il tema del corso di esercizi spirituali. A guidare sapientemente le meditazioni è stato Don Calogero Panepinto, responsabile dell’Ufficio per la Cultura della diocesi di Caltanissetta.
Attraverso le sue parole, Don Panepinto ci ha fatto riflettere come tutta la storia della salvezza parli dell’amore e della misericordia di Dio: con quanta tenerezza siamo stati scelti dal cuore di Dio e amati ancor prima della creazione del mondo. Ma l’uomo si è allontanato da Dio e dai suoi piani, si è
persino nascosto, ha abbandonato i suoi Padri. Dio però non è come l’uomo, va sempre alla ricerca dei suoi figli. Dio Padre amandoci di un amore infinito non ha risparmiato il proprio Figlio, lo ha donato anche per uno solo dei suoi figli perché egli vuole la salvezza e la felicità di tutti. E’ proprio questo che emerge dalla parabola del Padre misericordioso in cui vi è questa fuoriuscita di amore immenso che dal Padre invade il Figlio e raggiunge ogni uomo. Dio è felice quando torniamo a Lui, perché risponde sempre alla nostra debolezza con la sua pazienza e il suo amore. Questo quindi è il motivo della nostra fiducia e della nostra speranza.
Come dice Papa Francesco, “la pazienza di Dio deve trovare in noi il coraggio di ritornare a Lui, qualunque errore, qualunque peccato ci sia nella nostra vita: nel guardare il mio peccato io posso vedere e incontrare la Misericordia di Dio, il suo Amore, e andare da Lui per ricevere il perdono”.
Il Figlio ci ha rivelato l’amore del Padre entrando in tutte le sofferenze umane e portando a tutti, attraverso la sua Parola e i Sacramenti, l’immensità della sua grazia. Noi come battezzati e Familiari del Clero siamo chiamati a mettere in pratica l’invito che l’Apostolo Paolo rivolgeva ai Colossesi: “Rivestitevi di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi”.
Molti altri ancora sono stati gli spunti di riflessione e di meditazione: le celebrazioni liturgiche accompagnate dalle brevi, ma profonde e preziose omelie dei nostri assistenti, i tempi di adorazione e di preghiera, di confronto e di fraternità, culminati l’ultimo giorno con la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo. Un momento di gioiosa agape ha concluso questa bellissima esperienza di familiarità e condivisione che, avremmo voluto, fosse stata condivisa e conosciuta da altri Familiari, parenti di sacerdoti e sacerdoti stessi, molti dei quali forse ignorano quanto sia bello vivere, crescere e camminare insieme nella chiesa.
Carla Di Vita
Associazione “Familiari del Clero” della Sicilia