Messaggio di Auguri inviato da Mons. Guido Marini
Cari Collaboratori e Familiari del Clero,
per il tramite della gentilissima vostra Presidente, la signora Brunella, sono contento di raggiungervi tutti durante il tempo dell’Avvento e ormai nella prossimità del Santo Natale.
È una gioia per me raggiungervi per potervi augurare ogni bene per il grande evento che celebreremo il 25 dicembre, Natale del Signore Gesù. Ed è una gioia farlo oggi, in questa domenica che noi conosciamo come “domenica gaudete”, proprio perché la Chiesa, nella sua liturgia, ci invita ad essere nella gioia vera a motivo del Signore, anticipando in questo modo la gioia che vivremo nel Santo Natale.
È gioia nel Natale, e questo è importante, perché la gioia cristiana non è una gioia passeggera, perché legata ad avvenimenti che oggi ci sono e domani non ci sono più. La nostra è una gioia nel Signore, che permane sempre durante l’itinerario della nostra vita, sia nei momenti belli come nei momenti brutti; nei momenti positivi o negativi, quando tutto sembra andare bene e quando invece molto sembra non andare bene. È la gioia nel Signore che noi troviamo in ogni momento e in ogni esperienza della vita, ed è una gioia grande, che qui è all’inizio, ma che avrà la sua eternità nel cuore di Dio, al di là del pellegrinaggio terreno.
Nel sottolineare il senso di questa gioia, riprendo un racconto molto breve che era solito menzionare un santo vescovo – San Francesco di Sales. Parla di una grande piazza sulla quale un uomo è lì e attende. Questa piazza non ha confini. Ad un certo punto a quell’uomo se ne avvicina un altro e quello che era lì ad attendere gli pone una domanda; gli chiede: “da dove vieni?” E l’uomo risponde così: “non lo so”. Poi l’altro gli pone una seconda domanda; gli chiede: “dove vai?” e l’uomo risponde ancora “non lo so”. Allora, incuriosito, l’altro gli pone una terza domanda e gli chiede: “ma almeno sai dirmi perché sei qui?” e l’uomo per la terza volta, con tristezza risponde “non lo so”. Quell’uomo, sulla piazza enorme simbolo della vita, non sapeva dire da dove veniva, verso dove andava e perché era lì, cioè perché viveva.
Noi invece abbiamo la fede e lo sappiamo. Sappiamo da dove veniamo – l’abbraccio dell’amore di Dio che ci ha voluti, desiderati, pensati. Sappiamo dove andiamo – nell’abbraccio eterno dell’amore di Dio che ci vuole con sé per sempre. Sappiamo perché siamo qui, perché attraversiamo il cammino della vita – perché il Signore è con noi, perché vuole che la nostra vita sia un capolavoro di santità nella sequela di Lui. Ecco perché siamo nella gioia. Il Natale che oggi pregustiamo ci rivela questo: il volto dell’amore di Dio in Gesù, che ci ha voluto e pensato, ci desidera per sempre con sé; accompagna il cammino della nostra vita dando senso a tutto nell’amore con il quale ci abbraccia e ci sta vicino.
Il mio augurio allora è che la gioia pregustata oggi possa essere vissuta con grande intensità e profondità a Natale, il Natale di Gesù, dove a tutti noi è rivelata la radice vera della gioia autentica: Lui, rivelazione dell’Amore di Dio per noi.
E questa gioia possa essere comunicata a tutti con la nostra parola e con la nostra vita, divenga una gioia contagiosa capace di rivelare la bellezza di Dio nella vita dell’uomo.
Il Signore è vicino, il Signore è con noi! Sia questa la nostra gioia, sia questa la testimonianza della nostra gioia.
Carissimi Collaboratori e Familiari del Clero, grazie per tutto quello che fate per noi, grazie per tutto quello che siete nella nostra vita. Il Signore vi benedica e vi ricompensi di tutto,
a tutti e singolarmente auguro un sereno e Santo Natale!
+ Guido