Il bisogno delle radici – Cronaca di un inizio


Don Gennaro Giordano – Diocesi di Sorrento – Castellammare di Stabia (NA), assistente regionale della Associazione Collaboratori Familiari del Clero della Campania, parroco delle periferie di Castellamare, docente di Teologia Fondamentale.



Nei precedenti due articoli vi avevo raccontato dei primissimi incontri coi nostri bimbi e ragazzi, io Parroco e la Polizia avevamo mosso i primi passi per iniziare o consolidare un’amicizia che si cercherà di coltivare sempre.

Nei due incontri successivi i bimbi ed i ragazzi hanno conosciuto meglio l’ambito medico-assistenziale, nella persona del dottor Francesco Somma, dirigente medico Neuroradiologia all’Ospedale del Mare di Napoli, e nelle persone dei volontari della Confraternita delle Misericordie.

Il 13 gennaio abbiamo avuto il nostro terzo incontro, dunque, e la cosa divertente è stata far capire ai nostri piccoli il triplice mestiere di Francesco: medico, sindaco… ma innanzitutto papà! Ed infatti ha detto ai piccoli che i suoi figli avevano più o meno la loro età. 

Francesco è riuscito a coinvolgere (quasi) tutti loro, intervistandoli con una pazienza che aveva dell’incredibile! Ma il fatto bello era che tutti i piccoli volessero dire la loro a proposito dei loro meravigliosi sogni “da grandi”, volevano tutti il microfono per dire al mondo intero che già avevano nei loro cuori grandi progetti, ed il medico sindaco e papà li ascoltava e li spronava, abituato pure dal fatto che nel paese dove è sindaco va spesso a trovare i suoi piccoli cittadini nelle scuole e qualche volta ha pure mangiato la buona pappa con loro!

I piccoli hanno compreso che non è più importante semplicemente un mestiere anziché un altro… ma che quel tuo mestiere ti dovrà consentire, possibilmente, di rendere la vita di chi incontri più bella o “gustosa”, come per il caso di un pasticciere! E questo vuol dire che già ora devono coltivare il sogno per un mestiere che è anche una meravigliosa missione per il bene del prossimo, qualunque essa sia, e di certo non è fare parte di un clan di camorra, come purtroppo pensava circa la metà dei giovanissimi alle Superiori…

Il 14 febbraio abbiamo svolto il quarto incontro: i piccoli hanno incontrato, molti per la prima volta, il mondo del volontariato: la Confraternita delle Misericordie. 

Questo incontro è stato chiaramente un po’ diverso dagli altri: non più un mestiere, una professione lavorativa, seppure una missione, ma “volontariato”. Infatti, i volontari e le volontarie avevano già un lavoro (o una facoltà universitaria) che stavano svolgendo, tuttavia hanno deciso di utilizzare il loro tempo libero per la missione di aiutare il prossimo, non solo quando capita, ma anche secondo giorni ed orari programmati, facendo addirittura parte di  associazioni, come appunto la Confraternita delle Misericordie. 

I piccoli hanno visto un cartone sulla tristezza che provoca l’indifferenza e sulla gioia che provoca invece l’interesse verso chi è nel bisogno: aiutare gli altri fa bene prima a se stessi! Perciò hanno cominciato a capire che anche loro possono essere piccoli volontari quando a casa o in classe si offrono per un servizio, anche umile, nell’aiutare per esempio a mantenere pulito o ripulire il posto dove stanno, nell’aiutare il genitore o la maestra in difficoltà, ecco come si inizia il volontariato: servire dona più gioia e soddisfazione dell’essere serviti!

Ma il discorso sul volontariato non finisce per ora: nel prossimo incontro del 17 marzo la nostra Parrocchia porterà nelle scuole dei piccoli la Protezione Civile, che in realtà mi ha chiesto di poter intervenire pure lei, e purtroppo le sciagure di questi mesi (terremoto in Turchia e Siria e naufragio dei migranti nel Crotonese) ci hanno fatto capire quanto sia prezioso il lavoro, la missione, di queste persone che affiancano le Forze dell’Ordine: i nostri piccoli conosceranno anche questi altri volontari ed avranno un altro motivo in più per desiderare di aiutare il prossimo e quindi allontanare ogni futura tentazione di far parte di altri tipi di “associazioni”, come le “baby gang”…

Prima del termine di questo anno scolastico abbiamo ovviamente ancora altri incontri: il 23 maggio si celebra “La giornata della legalità”, e gli amici Carabinieri, che hanno già da tempo aderito al progetto, presenteranno il ricordo dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, così come la Guardia di Finanza,  coi loro cani addestrati, che concluderà la conoscenza da parte dei piccoli delle Forze dell’Ordine, mentre i Vigili Urbani ed i Vigili del Fuoco, se ci riusciamo, concluderanno questa prima serie di incontri per questo anno scolastico.

Spesso ascolto notizie tristi di episodi di violenza da parte dei minorenni, maschi e femmine, e sono sempre più convinto dell’utilità di questo progetto, e soprattutto di come sia importante cominciare in prima elementare: all’inizio qualcuno si meraviglia e si chiede se non siano troppo piccoli (perché in genere progetti simili sono svolti alle Superiori o al massimo alle Medie), poi basta dialogare un po’ e tutti capiscono che “non è mai troppo presto” …!

In conclusione, è giusto anche dire che questo progetto è così “contagioso” che anche il dentista del nostro quartiere si è offerto non solo di parlare a scuola di un altro tipo di prevenzione: quella che riguarda la salute dei denti, ma anche di curare gratuitamente i piccoli (e non solo) con difficoltà economiche. Così come due dirigenti scolastici di due Istituti, tra le Superiori più numerose della città, hanno voluto sapere da vicino di questo progetto per “tradurlo” anche per i loro giovanissimi, ma questo sarà per il prossimo anno scolastico, a Dio piacendo. 

Per chi volesse vedere il video del cartone che hanno seguito con attenzione i nostri piccoli, su YOUTUBE bisogna cercare: “Mr. Indifferent – Aryasb Feiz”, vale la pena guardarlo, dura poco più di tre minuti.