RIFLESSIONI AD ALTA VOCE

da MILANO

Il corso di Esercizi spirituali  si è tenuto nella Casa S. Antonio Maria Zaccaria dei Padri Barnabiti di Eupilio nel mese di febbraio.

Al nostro arrivo siamo stati accolti da una nebbia abbastanza fitta, e ricordando Mt. 16, 3,

             “Sapete interpretare l’aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei tempi?”

l’abbiamo vista come un invito a lasciarci alle spalle la quotidianità con le sue preoccupazioni, per dedicare un po’ di tempo allo spirito.

Il giorno seguente la nebbia era sparita, ma aveva lasciato posto ad un clima incerto e abbastanza nuvoloso, che ha favorito la riflessione sul tema proposto dal Predicatore, Don Irvano Maglia,(già Assistente Nazionale della nostra Associazione) sul modo di comunicare del Padre che, attraverso la legge dei Comandamenti, ha educato il popolo d’Israele a vivere nella pratica quello che Dio voleva da lui.

La venuta di Gesù sulla terra ha rilanciato una “nuova legge”, che non rinnega quella dei Comandamenti, ma la porta a compimento: quindi Gesù diventa un Maestro da ascoltare e un modello da seguire, come ribadito dal recente Convegno di Firenze.

La mattina seguente il vento ha spazzato via le nuvole e ha lasciato intravedere l’azzurro del cielo: questo miglioramento del clima poteva essere visto come la decisione di cambiamento che ciascuno di noi aveva deciso in cuor suo di compiere.

Il tema delle “Beatitudini” ha messo in evidenza quali sono gli atteggiamenti caratteristici di un seguace di Cristo, di una persona, cioè, che voglia vivere fino imitando il “Maestro”.

La povertà di spirito, le prove della vita, la mitezza, la fame e la sete di giustizia, la misericordia, la purezza di cuore, la capacità di operare per la pace e le difficoltà a vivere tutte queste caratteristiche, che possono portare alla prova estrema del martirio, diventano i diversi aspetti del discepolo di Gesù, di colui cioè che voglia seguire le Sue orme per arrivare al Padre.

L’ultima meditazione ha visto come protagonista Maria, la creatura che ha saputo vivere le Beatitudini perché ha lasciato che lo Spirito Santo operasse in Lei, accettando tutte le fatiche che la sua condizione di creatura richiedeva e, perciò, è la persona in grado di capire le nostre difficoltà di seguaci di Cristo: ricorriamo perciò sempre con fiducia a Lei che, essendo Madre, può comprendere tutte le difficoltà dei figli.

Le giornate trascorrevano veloci alternando il tempo dell’ascolto a quello della riflessione personale, alla celebrazione Eucaristica e ai momenti preziosi di adorazione personale e comunitaria, alla Via Crucis, alla recita del Rosario e alla condivisione di ciò che avevano vissuto.

Ma, riprendendo l’interpretazione dei segni del tempo, l’ultimo giorno il cielo è ritornato di nuovo bigio, ma di tanto in tanto un raggio di sole fendeva le nubi, indicando quasi che il nostro ritorno alla vita di tutti i giorni doveva essere rischiarato dai suggerimenti con i quali lo Spirito Santo aveva illuminato la nostra vita servendosi delle parole del Predicatore.

Per la verità il numero dei partecipanti era piuttosto esiguo, ma durante il corso si sono aggiunte delle persone “part-time” perché non avevano avuto la possibilità di disporre di più giorni. Questo inserimento però non ha distolto l’attenzione e la concentrazione dei presenti perché non veniva disturbato il clima di silenzio che si era creato.

La nostra gratitudine va senz’altro prima a Dio per questa ricarica spirituale per la quale si è servito di Don Irvano e poi a tutte le persone che ci hanno permesso di vivere questi giorni lontani dalle nostre attività.

ADELE

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